Cosa faccio
L’architettura è la mia passione, oltre che il mio lavoro. Ho sempre creduto che il compito dell’architetto sia quello di progettare gli spazi in cui l’uomo vive, nelle varie scale dimensionali e temporali o anche, per dirla alla Walter Gropius, dal cucchiaio alla città.
La mia visione dell’architettura trova un altro importante riferimento nelle parole di Norman Foster quando afferma che “in quanto architetto, sono guidato dagli stimoli e dalle sfide che la progettazione pone. Quando ricevo un incarico mi sento come una falena davanti al fuoco, non poso fare a meno di andarci vicino fino quasi a bruciarmi.”
Tutto ciò mi porta a confrontarmi con un mondo del lavoro in continua evoluzione, tecnica e sociale, che richiede un aggiornamento costante ed una curiosità senza limiti nell’apprendere, sperimentare e mettere in pratica. Ciò che penso e che faccio oggi non è quello che facevo 10 anni fa ed è diverso, mi auguro, da quello che farò nei prossimi 10 anni. Alla base del mio impegno di architetto e di uomo c’è in questo momento la ricerca di una qualità culturale, ambientale ed etica, di uno sviluppo urbano sostenibile e del rispetto di determinati valori.
Attualmente mi occupo di progettazione architettonica di strutture commerciali e residenziali, prevalentemente per società e imprese. Nel settore della grande distribuzione, con la mia vecchia società, ho lavorato per tanti anni nella progettazione di centri commerciali. Ma è con le società petrolifere che ho instaurato, ormai da molti anni, una lunga e proficua collaborazione, spaziando in un ampio raggio d’azione, dalla progettazione di nuove stazioni di servizio alle valutazioni immobiliari. Nel settore residenziale, ho ristrutturato numerosi appartamenti per conto di committenti privati e sto progettando, con altri professionisti, alcuni edifici residenziali.